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182 elementi trovati per ""

  • Una visione d'insieme: 1° parte

    In questa sezione iniziamo a vedere i vari componenti "numerali" degli spread, come il massimo rischio, il minimo profitto, come si calcolano anche senza grafico..., praticamente tutto quello che ci serve per entrare nel mondo delle opzioni per la porta principale. Fai attenzione: dal momento che è una cosa nuova, i primi minuti di lettura potrebbero non esserti agevoli. Ti assicuro che se gli dedichi la giusta attenzione e la giusta calma (non devi diventare trader di opzioni in un giorno), dopo poco tutto ti sembrerà addirittura una sciocchezza (e lo è a dire il vero :).

  • Il debito è un valore? Che strano:)

    Come in tutte le attività specialistiche esiste un gergo che viene utilizzato per indicare, senza possibilità di fraintendimenti, un certo argomento, tema, o elemento. In questo documento ti indico come viene espresso il valore di uno spread in modo che ti sia poi agevole comprendere se sei in profitto o in perdita.

  • Valore estrinseco e valore intrinseco

    Evitando una serie di informazioni che rischiano di essere unicamente teoria, in questo video parliamo del prezzo dell'opzione e di come si compone. Dedica il giusto tempo a questo capitolo perchè sarà fondamentale per il tuo trading. Ricordo che quando decisi di iniziare a fare trading su opzioni, questa parte la saltai più volte senza rendermi conto dell'importanza di capire come si forma un prezzo di un'opzione. Non fare lo stesso anche tu! RICORDA Il prezzo di una opzione è composto da valore intrinseco e valore estrinseco. Il valore estrinseco (che io chiamo valore speranza) è il valore che è, innanzitutto, proporzionale al tempo che resta prima che questa opzione scada. Il valore estrinseco diminuisce quando un'opzione ha uno strike che è lontano dal prezzo attuale del mercato sia che stia diventando più ITM e sia che stia diventando più OTM. Il valore intrinseco è la differenza tra il prezzo del mercato e lo strike e pertanto se l' opzione non è ITM, il suo valore è pari a zero. Il valore estrinseco non è prevedibile perfettamente in anticipo perché dipende da una serie di fattori, mentre il valore intrinseco che deriva da una differenza è sempre identificabile. Man mano che una opzione va ITM il suo valore estrinseco diminuisce fino a quasi azzerarsi, e il suo valore intrinseco aumenta. Una opzione con scadenza a più lungo termine, a parità di condizioni, ha più valore estrinseco di una con scadenza più avvicinata.

  • Comprare un'opzione Call

    RICORDA 1) Scopo dell'opzione call: Un'opzione call concede al titolare il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare un certo numero di azioni sottostanti a un prezzo prestabilito (prezzo di esercizio) entro una data di scadenza specifica. 2) Vantaggi principali: Potenziale profitto illimitato: Il profitto derivante da un'opzione call è teoricamente illimitato, poiché il prezzo delle azioni sottostanti può aumentare notevolmente. Limitazione delle perdite: Il massimo rischio per il titolare dell'opzione call è il premio pagato per l'opzione stessa. 3) Premio dell'opzione: Il titolare dell'opzione call deve pagare un premio al venditore (scrittore) dell'opzione per ottenere il diritto di acquisto. Il premio può variare in base a vari fattori, tra cui la volatilità del mercato e il tempo rimanente fino alla scadenza. 4) Prezzo di esercizio: Il prezzo di esercizio (o "strike price") è il prezzo al quale il titolare dell'opzione call può acquistare le azioni sottostanti. Questo prezzo è fisso e determinato al momento dell'acquisto dell'opzione e va per sempre nelle tasche del venditore dell'opzione. Data di scadenza: Ogni opzione call ha una data di scadenza specifica entro la quale il titolare deve decidere se esercitare l'opzione o meno. Dopo la scadenza, l'opzione perde ogni valore. La volatilità delle azioni sottostanti può influenzare il prezzo delle opzioni call. Maggiore è la volatilità, maggiore può essere il premio richiesto per l'opzione.

  • Vendere un'opzione Put

    RICORDA Definizione: Un'opzione put è un contratto finanziario che conferisce al compratore (colui a cui il venditore ha venduto) il diritto, ma non l'obbligo, di vendere un determinato titolo o asset a un prezzo prestabilito (il prezzo di esercizio) entro una data specifica (la scadenza) a un acquirente. Ruolo del Venditore: Il venditore di un'opzione put è noto come "scrittore". Il suo ruolo principale è di assumere l'obbligo potenziale di acquistare l'asset sottostante al prezzo di esercizio se l'acquirente decide di esercitare l'opzione. Credito Iniziale: Il venditore riceve un credito iniziale (il premio dell'opzione) dall'acquirente in cambio dell'opzione put. Questo credito è il suo profitto potenziale e rappresenta la massima quantità che il venditore può guadagnare dalla vendita dell'opzione. Obblighi del Venditore: Il venditore di un'opzione put ha l'obbligo potenziale di acquistare l'asset sottostante se l'acquirente decide di esercitare l'opzione. Questo obbligo è limitato al prezzo di esercizio specificato nel contratto. Scadenza: Ogni opzione put ha una data di scadenza prestabilita. Dopo questa data, l'opzione diventa inutile e il venditore non ha più alcun obbligo. Rischio Potenziale: Il principale rischio per il venditore di un'opzione put è la perdita potenziale se il prezzo dell'asset sottostante scende significativamente al di sotto del prezzo di esercizio. In questo caso, il venditore dovrà comunque acquistare l'asset a un prezzo più alto per poi eventualmente venderlo al prezzo più basso e subirà una perdita. Margine: Alcuni venditori di opzioni put possono essere tenuti a depositare margine per coprire il potenziale rischio. Questo può limitare la loro capacità di utilizzare i fondi in altre operazioni, ma questo è un tema che toccheremo nelle sezioni successive.

  • Spostare le Short

    Se stai iniziando a vedere le conseguenze delle variazioni di qualche elemento del grafico (ricorda che siamo sempre alla ricerca della formazione, per quella settimana, che ci permette di avere un grafico con la minore possibilità di avere un rischio e di avere sempre un rischio molto, molto basso), adesso ti sarà facile vedere quello che fa uno spostamento delle short. Come potrai notare, nel nostro grafico le long sono tutte accumulate sotto un unico strike (e sono 3), mentre le short sono distribuite 2 sotto uno strike e 1 sotto un altro. Questo ci permette, quasi sempre, quando effettuiamo una variazione, di vedere un effetto più graduale su come il grafico viene modificato. Nota: Dico "quasi sempre" perché se per esempio ho una opzione short Deep ITM (molto In The Money) e la faccio diventare completamente OTM (Out of the Money), il grafico che prima beneficiava di un premio molto alto, viene a perdere buona parte del suo premio, e pertanto avrà una forma notevolmente differente. RICORDA Se voglio ottenere movimenti più granulari sposterò le short. Posso ottenere cambiamenti sul grafico abbastanza simili, al di là della loro ampiezza che dipende dal numero di opzioni che vado a toccare, posso modificare le long o le short in modo inverso: uno spostamento a dx di short produce un abbassamento del rischio ed un aumento del costo dello spread, mentre uno spostamento delle long a dx produce un aumento del rischio e una diminuzione del costo.

  • Spostare il grafico

    Come con la cucina, una volta imparato a conoscere bene gli elementi, ci si può esibire in differenti modi di cucinare, anche con il trading, come sempre dico, le variazioni sono infinite, ma sempre basate sui principi e i fondamenti che stiamo vedendo, per cui non ti spaventare perché saranno sempre variazioni in cui tu stesso inizierai in breve a riconoscere quello che hai imparato come "ingredienti", solo che ad un certo punto "il cielo sarà il limite" e ti troverai improvvisamente a "creare" cose nuove. Qui vediamo cosa succede se spostiamo tutto il grafico lasciando inalterati i rapporti tra gli strike e poi cosa succede se decido anche di spostare gli strike come abbiamo visto nei video precedenti. RICORDA Se sposto tutto il grafico a dx o sx, quindi mantenendo le relazioni tra gli strike, ma a livelli differenti, il mio grafico può andare/aumentare il credito oppure andare/aumentare il debito. Devo sempre considerare il debito/credito che ottengo spostando tutto il grafico e bilanciare il minor/maggior costo con la probabilità che abbia una perdita o un profitto (per esempio il mercato si deve muovere decisamente troppo perché io possa raggiungere un profitto che sia in linea con quello che voglio). Mi conviene non avere un profitto troppo alto a scapito del costo del mio spread, se ho probabilità basse di raggiungerlo; sarà meglio avere un grafico che mi dia più "soddisfazione" entro un movimento che sia in linea con i range di spostamento di quel periodo del mercato.

  • La vera composizione della formazione 1-2-3

    Guarda la semplicità della composizione della formazione 1-2-3 e inizia a capire che tradare le opzioni è molto meno difficile di quello che ci vogliono fare credere. RICORDA La formazione 1-2-3 in realtà è composta da una formazione diagonale Bullish composta da solo due gambe dove ogni gamba è composta da 2 opzioni e da una formazione Bearish, composta solo da due gambe dove ogni gamba è composta da 1 opzione. Una formazione presenta un picco maggiore dell'altro perchè in quel punto abbiamo 2 e non 1 opzione short. Dove si incontrano le due formazioni è il punto dove abbiamo il rischio della Dead Zone. Più vicine sono le short delle due formazioni e minore è la "valle" che crea la Dead Zone.

  • La vera composizione di una formazione 2-1-3

    Niente di nuovo sotto il sole. Solo che questa volta analizziamo la formazione 2-1-3. RICORDA La formazione 2-1-3 ha il picco di profitto massimo che, quando il mercato si muove a dx, si incontra prima rispetto ad una formazione 1-2-3. La formazione 2-1-3 risponde esattamente alle stesse regole fondamentali di ogni altra formazione.

  • Perdo o guadagno se mi esercitano?

    Vediamo qui in numeri cosa succede esattamente quando vengo esercitato. L'Esercizio delle Opzioni Call Durante la Settimana dei Dividendi dello SPY Iniziamo col mettere in chiaro una cosa: il mondo delle opzioni può sembrare complicato, ma una volta compresi i meccanismi di base, tutto diventa più chiaro. Uno di questi meccanismi è l'esercizio delle opzioni Call durante la settimana dei dividendi, in particolare per un indice popolare come lo SPY. Cos'è lo SPY? Lo SPY è un ETF che replica l'andamento dell'S&P 500, uno degli indici azionari più importanti al mondo. Come molti altri ETF e azioni, lo SPY distribuisce dei dividendi ai suoi detentori. Il Ruolo dei Dividendi nelle Opzioni Call: Quando lo SPY annuncia che distribuirà un dividendo, le cose diventano interessanti per chi detiene opzioni Call. Ecco perché: Il Valore del Dividendo: Immaginiamo che lo SPY dichiari un dividendo di 1,20 per azione. Se possiedi un'opzione Call, questa notizia diventa particolarmente rilevante. Il Valore Estrinseco: Il valore estrinseco di un'opzione rappresenta la parte "extra" del suo prezzo, al di sopra del suo valore intrinseco. Quando il valore estrinseco di un'opzione Call scende al di sotto dell'importo del dividendo (nel nostro esempio 1,20), diventa tentante per il detentore dell'opzione esercitarla. Perché Esercitare? Esercitando l'opzione Call, il detentore ha l'opportunità di convertire l'opzione in azioni dello SPY e, quindi, diventare idoneo a ricevere il dividendo. Questo, naturalmente, ha senso solo se il dividendo supera la perdita dovuta alla rinuncia al valore estrinseco dell'opzione. La Tempistica: La tempistica è cruciale. Molti detentori di opzioni Call tendono ad esercitare il giorno prima del "Dividend Day" (il giorno in cui viene distribuito il dividendo) per assicurarsi di ricevere il pagamento. Rischi e Considerazioni: Esercitare un'opzione Call in anticipazione di un dividendo può sembrare un'ottima idea, ma ci sono delle sfumature da considerare: Costi: L'esercizio delle opzioni può comportare costi aggiuntivi. Movimento del Mercato: Il prezzo dello SPY potrebbe muoversi in modo inaspettato, influenzando la redditività dell'operazione. Strategia: Non tutti gli investitori seguiranno questa logica. Alcuni potrebbero avere altre ragioni per non esercitare, o potrebbero non essere a conoscenza del dividendo imminente. Esercizio di Opzioni: L'Effetto del Dividendo e l'Importanza del Valore Estrinseco 1. Lato Acquirente Call: Quando parliamo di opzioni Call, è fondamentale considerare l'effetto dei dividendi. Immaginiamo che questa settimana, il venerdì, SPY distribuisca un dividendo. Se l'importo di questo dividendo fosse di 1,20, coloro che hanno acquistato le nostre opzioni Call saranno incentivati a esercitarle non appena il loro valore estrinseco scende sotto 1,20. Tipicamente, aspettano fino al giorno prima del Dividend Day (quindi il giovedì) per farlo. Questo permette loro di ricevere 100 azioni SPY, sacrificando il valore estrinseco rimanente nell'opzione, ma guadagnando il dividendo di 1,20. Il valore estrinseco di un'opzione può diminuire per due motivi principali: L'opzione diventa profondamente ITM. Il tempo trascorre, avvicinandosi alla scadenza dell'opzione. Un buon punto di riferimento è considerare "pericoloso" un valore estrinseco di solo 0,20. 2. Lato Venditore Call (Noi): Posizione Iniziale: Abbiamo venduto 1 Call con strike a 425 al premio di 0,60. Esecuzione: La Call viene chiusa a valore 0, permettendoci di incassare l'intero premio. Automaticamente, il broker vende 100 azioni SPY al prezzo dello strike, risultando in 425x100 = 42.500. A questo punto il broker, a meno che non abbiamo un conto milionario che possa sopportare di essere scoperti sulle azioni, ci chiede di chiudere la posizione short di 100 SPY, comprando le azioni al prezzo di mercato attuale. Risultato Finale: Il bilancio tra la perdita sull'operazione delle azioni SPY (abbiamo dovuto vendere a prezzo più basso e comprare a prezzo più alto) e il profitto dal premio incassato determina il nostro risultato netto. Tuttavia, c'è un lato positivo: se non fossimo stati esercitati, avremmo potuto sperimentare una perdita ancora maggiore, in quanto il valore dell'opzione sarebbe potuto aumentare. Ma, è essenziale ricordare che questi movimenti generano costi aggiuntivi, interessi passivi e spread variabili. Pertanto, è consigliabile evitare di tradare durante le settimane dei dividendi o adottare strategie specifiche per quel periodo. Considerazioni Finali: Oltre alla settimana dei dividendi, un'opzione può diventare talmente ITM da rendere vantaggioso per il titolare esercitarla o assegnarla. Questo fenomeno è accentuato quando il valore estrinseco si avvicina a zero. Ricorda, mentre abbiamo discusso l'esercizio delle Call, un ragionamento simile può essere applicato alle Put quando si parla di assegnazione. L'effetto su un nostro spread. Qualsiasi sia lo spread che stai tradando e di cui ci sia una short che viene assegnata, tutte le altre opzioni continuano ad operare normalmente e pertanto, in linea teorica (ti ho parlato di costi aggiuntivi quando sei esercitato), non avrai differenze, sempre che a quel punto tu esca da tutto il tuo spread.

  • la Trade Partner

    Questa è l'altra nostra piattaforma proprietaria complementare e integrata con la Pds, che hai già visto. Senza di questa non potrei mai essere così profittevole nel mio trading. Le sue funzionalità sono uniche al mondo. Con la Trade Partner, posso inserire ordini condizionati ad avvenimenti su altre opzioni, sulla mia posizione o sul sottostante; posso scegliere una fascia di prezzo che mi interessa dicendole di andare dal più conveniente al meno conveniente subito o a a partire da un certo orario etc. La Trade Patner sviluppa una matrice che, evidenziando i prezzi del passato, mi fa comprendere con un'approssimazione straordinaria quali saranno le chances che la mia formazione performi in maniera soddisfacente quella settimana, ancora prima di inserirla, permettendomi di vedere, in anticipo, come effettuare dei leggeri cambi (quelli che hai visto durante il corso) e quali ne saranno gli effetti. Posso tenere sotto controllo il mio spread nel suo insieme controllando il suo profitto in tempo reale e uscendo se del caso. Guardiamo qui le funzioni che hanno a che fare con gli ordini e le posizioni, lasciando un capitolo a parte per l'utilizzo della sua Matrice che è il cuore pulsante del nostro sistema integrato. FUNZIONE ORDINI FUNZIONE POSIZIONI E CHIUSURE

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